Covid: come cambiano, e cosa rivelano, le recensioni online dei clienti ai ristoranti

L’emergenza Covid-19 ha cambiato le regole e dettato nuovi equilibri per il settore dell’ospitalità. Mentre i ristoratori stanno combattendo una battaglia durissima i clienti hanno voglia di normalità, tornare a uscire per mangiare una pizza o un buon piatto al ristorante. Normalità, però, significa non essere assillati dai timori, ed è compito del ristorante, del bar o della pasticceria comunicare alla propria clientela sicurezza, dimostrando accortezza e attenzione a tutte le norme in vigore. Normalità per gli ospiti significa però anche lasciare recensioni. E RepUP, startup rivolta a gestori e titolari di ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie e pasticcerie per la gestione dei commenti sulle piattaforme di recensioni online, ha condotto un’analisi prendendo in considerazione i dati degli mesi post lockdown.

Meno ospiti nei locali, più recensioni sulle piattaforme

“Quello che balza agli occhi dai nostri dati, ricavati dalla fusione di informazioni derivanti dalle principali piattaforme di recensioni, è che a fronte di un flusso inferiore di ospiti all’interno dei locali si osserva una tendenza inversa per quanto riguarda il numero di recensioni – spiega Salvatore Viola, Ceo di RepUP -. In pratica, le persone vanno meno nei ristoranti, ma scrivono di più su TripAdvisor e su Google”.

Questo, in realtà, può essere anche spiegato dal fatto che un’uscita sporadica diventa un “evento”, e proprio per questo si ha voglia di condividerla molto più di prima.

“Un locale su quattro non è riuscito ad affrontare la stagione estiva”

“Siamo partiti dal numero di locali attivi nell’ultimo anno sulle piattaforme di recensioni, circa 198mila, e abbiamo controllato quanti di essi hanno ripreso effettivamente l’attività negli ultimi mesi – racconta Andrea Orchesi, presidente RepUP -. Questi dati ci dicono che in Italia la percentuale dei locali che ha riaperto a pieno regime dopo il periodo di chiusura forzata varia di regione in regione”.

La forbice delle riaperture va infatti dal 65,95% rilevato in Calabria al 76,47% del Friuli Venezia Giulia, regione al primo posto come percentuale di riaperture, seguita da Liguria (76,36%) e Umbria (76,26%).

“Insomma – continua Orchesi – questi numeri dicono inesorabilmente che nel migliore dei casi un locale su quattro non è riuscito ad affrontare la stagione estiva”.

Ora più che mai bisogna curare la reputazione online del locale

I commenti dei clienti sulle piattaforme sono un potente strumento di marketing. TripAdvisor lo sa, e ha invitato i locali presenti sulla piattaforma a compilare una scheda per raccontare le misure prese contro la diffusione del Covid-19, riferisce Adnkronos. Nelle recensioni si parla sempre di qualità del cibo, prezzi e professionalità del personale, ma negli ultimi mesi si leggono riferimenti ai comportamenti dei camerieri, si spia nelle cucine per vedere se il personale indossa le mascherine, o si parla di quanto l’esperienza nel locale sia risultata rassicurante. In questo momento quindi la reputazione online di un locale è più importante che mai. Ci sono meno clienti e bisogna fare il possibile per non perdere anche un solo coperto.