Industria e servizi, a sorpresa ci sono… posti vacanti

Evidentemente non è sempre vero che sia impossibile trovare un’occupazione. Certo, è un’operazione complicata specie in alcune aree d’Italia e sicuramente la pandemia non ha aiutato. Però ci sono delle spiragli di ottimismo, che fanno ben sperare per l’andamento del mercato del lavoro anche nei prossimi mesi. In base alle stime preliminari diffuse dall’Istat, infatti, risultano esserci diversi posti vacanti nelle imprese dell’industria e dei servizi anche nel primo trimestre del 2021. L’Istituto di Statistica precisa che la definizione “posti vacanti” si riferisce alle ricerche di personale che, alla data di riferimento (l’ultimo giorno del trimestre), sono iniziate e non ancora concluse. In altre parole, i posti di lavoro retribuiti (nuovi o già esistenti, purché liberi o in procinto di liberarsi) per i quali il datore di lavoro cerca attivamente al di fuori dell’impresa un candidato adatto ed è disposto a fare sforzi supplementari per trovarlo.

Oltre l’1% di ruoli “scoperti”, in numero maggiore nell’industria

Nel primo trimestre 2021, il tasso di posti vacanti destagionalizzato – per il totale delle imprese con dipendenti – si attesta all’1,0% nel complesso delle attività economiche, all’ 1,2% nell’industria e all’1,1% nei servizi. Rispetto al trimestre precedente la situazione appare abbastanza stabile, seppur con un incremento più marcato nell’industria (+0,3 punti percentuali) e più leggero nei servizi (+0,1 punti percentuali). Per le imprese con almeno 10 dipendenti, il tasso di posti vacanti è pari all’1% e aumenta solo nel comparto dell’industria (+0,2 punti percentuali). Questo dato conferma una maggiore dinamicità nei comparti industriali rispetto a quello dei servizi, sebbene entrambi risultino in positivo.

Come viene effettuata la rilevazione

L’Istat effettua questa analisi trimestrale fin dal 2016, anche nelle PMI ovvero le piccole e medie imprese con almeno 10 dipendenti. Il tasso di posti vacanti è il rapporto percentuale fra il numero di posti vacanti e la somma di questi ultimi con le posizioni lavorative occupate. Tale indicatore può fornire informazioni utili per interpretare l’andamento congiunturale del mercato del lavoro, dando segnali anticipatori sul numero di posizioni lavorative occupate. I dati si riferiscono, come anticipato, ai comparti dell’industria e dei servizi e si basano su due rilevazioni: la rilevazione mensile sull’occupazione, gli orari di lavoro, le retribuzioni e il costo del lavoro nelle grandi imprese (GI), condotta sulle imprese con almeno 500 dipendenti, e la rilevazione trimestrale sui posti vacanti e le ore lavorate (Vela), condotta sulle imprese fino a 499 dipendenti.