Information security, le aziende italiane aumentano il budget per la sicurezza

In Italia il mercato dell’information security continua la sua scalata, e da parte delle aziende italiane per il terzo anno consecutivo prosegue la crescita degli investimenti in soluzioni e tecnologie per la sicurezza informatica. Tanto che nel 2019 questo mercato raggiunge un valore di 1,317 miliardi di euro, in aumento di poco meno dell’11% rispetto al 2018. La spesa in sicurezza delle imprese si concentra soprattutto in soluzioni di security tradizionali, che raccolgono il 52% degli investimenti, a fronte del 48% di investimenti nei servizi, che però risultano crescere maggiormente per il 45% delle aziende.

L’Intelligenza artificiale al centro dell’attenzione per le grandi imprese

I dati emergono da una ricerca dell’Osservatorio Information Security and Privacy della School of Management del Politecnico di Milano, presentata durante il convegno Security-enabled transformation: la resa dei conti nel capoluogo lombardo. Da quanto risulta dallo studio, la tecnologia al centro dell’attenzione è l’Intelligenza artificiale, già impiegata per la gestione della sicurezza dal 45% delle grandi imprese.

Il 55% delle organizzazioni ha completato l’adeguamento al GDPR

Sempre secondo l’indagine a fine 2019 il 55% delle imprese ha inoltre completato l’adeguamento al GDPR. Una percentuale più che raddoppiata rispetto all’anno precedente, quando erano il 24%. Il 45% delle stesse ha poi aumentato gli investimenti proprio a questo scopo. Il 61% delle imprese, invece, oggi ha in forza all’interno della propria organizzazione un Data Protection Officer. Ma ora si guarda agli effetti del Cybersecurity Act, che ha definito un sistema di certificazione per la sicurezza informatica a livello europeo, e che secondo il 76% degli executive porterà più garanzie di sicurezza, uniformità normativa, vantaggi competitivi e calo dei costi.

Aumenta la domanda di competenze, ma manca la maturità organizzativa

La spinta normativa e la crescita degli investimenti trainano la domanda anche di competenze nell’information security. Il 71% delle grandi imprese italiane afferma che il team interno ha già le competenze necessarie, mentre il 40% afferma di essere alla ricerca di nuovi profili. In particolare, il 51% è alla ricerca di Security Analyst, il 45% di Security Architect, e il 31% Security Engineer. Figure, queste, in cima alle richieste dei recruiter. Secondo la ricerca, allo stesso tempo appare però ancora scarsa la maturità organizzativa delle imprese. Nel 40% delle organizzazioni non esiste infatti una specifica funzione Information Security, che rimane all’interno del comparto It, e il responsabile della sicurezza è lo stesso Chief information officer (Cio).