Turismo e ristorazione, il 2021 si chiude in rallentamento

Il settore dei servizi, in linea con quanto era già emerso da altri indicatori, ha chiuso il 2021 in forte rallentamento. I dati testimoniano i ritardi nel recupero dei livelli di attività pre-crisi sia dei servizi di alloggio che di ristorazione, le cui dinamiche appaiono decrescenti anche rispetto al terzo trimestre del 2021. Lo riferisce Confcommercio in base ai dati appena diffusi dall’Istat.

Crescita congiunturale nel quarto trimestre

I dati diffusi dall’Istituto di Statistica evidenziano per il quarto trimestre 2021 una crescita del 2,1% sul trimestre precedente per l’indice destagionalizzato del fatturato dei servizi. L’indice generale grezzo registra un aumento, in termini tendenziali, del 13,6%. Nel quarto trimestre 2021 si evidenzia una crescita congiunturale in quasi tutti i settori. Incrementi si registrano per le Agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese (+4,7%), per i Servizi di informazione e comunicazione (+3,4%), per il Commercio all’ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (+2,3%), per il Trasporto e magazzinaggio (+1,4%) e per le Attività professionali, scientifiche e tecniche (+0,8%). Si registra una diminuzione solo per le Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-1,0%). L’indice del fatturato dei servizi nel quarto trimestre 2021 registra variazioni tendenziali positive in tutti i settori. Aumenti consistenti contraddistinguono le Attività dei servizi di alloggio e ristorazione, con una crescita dell’81,3%, il Trasporto e magazzinaggio (+25,6%), le Agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+12,7%) e il Commercio all’ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (+10,0%). L’incremento è più contenuto per i Servizi di informazione e comunicazione (+8,1%) e per le Attività professionali, scientifiche e tecniche (+5,3%).

Ritardi nel recupero dei livelli di attività pre-crisi

Secondo l’Ufficio Studi Confcommercio, i dati diffusi dall’Istat testimoniano i ritardi nel recupero dei livelli di attività pre-crisi sia dei servizi di alloggio che di ristorazione, le cui dinamiche appaiono decrescenti anche rispetto al terzo trimestre del 2021. Nel complesso, lo scorso anno ha mostrato un’inaspettata capacità di reazione del tessuto produttivo nel complesso, le cui dinamiche aggregate hanno superato ogni più rosea previsione. Tuttavia, resta l’elemento di debolezza costituito dalle differenti performance settoriali, conseguenza della diversa distribuzione degli shock della pandemia e delle restrizioni tra i diversi comparti produttivi. I più colpiti nel terziario di mercato sono quelli che manifestano a tutt’oggi difficoltà che rischiano di essere prolungate e acuite tanto dalla crisi energetica quanto dalle tensioni geopolitiche, i cui potenziali riflessi negativi sul nostro turismo non devono essere sottovalutati.