Gli italiani e l’Europa, che rapporto c’è?

Il 9 maggio di ogni anno si celebra la Giornata dell’Europa, una festa che celebra la pace e l’unità in Europa. In vista di questo evento nel 2023, Ipsos ha condotto una ricerca sulle opinioni degli italiani riguardo all’Unione Europea. Nonostante la fiducia degli italiani nell’UE sia diminuita negli ultimi anni, il rapporto tra l’Italia e l’UE non sembra essere compromesso. Molti italiani ritengono l’appartenenza dell’Italia all’Unione una cosa positiva (più di quattro su 10) e la maggioranza degli intervistati si esprimerebbe a favore del remain in caso di un referendum sull’uscita dell’Italia dall’UE o dall’euro.

Quali sono gli aspetti critici secondo gli italiani

Tuttavia, molti italiani hanno una visione critica dell’UE e delle sue istituzioni. Le istituzioni europee sono percepite come “lontane” dal 51% degli intervistati e troppo influenzate da Francia e Germania. Gli italiani si aspettano che l’UE evolva in un vero stato federale europeo, in modo da diventare più funzionale. Gli “Stati Uniti d’Europa” sono la chiave per far funzionare davvero l’UE secondo il 54% del campione (il 23% si dichiara invece in disaccordo). 

Una gestione unitaria sui grandi temi

Uno Stato federale che dovrebbe mettere al centro innanzitutto una gestione unitaria dell’immigrazione (il 31% la indica come una delle priorità europee) e una comune lotta al cambiamento climatico (29%). Anche sul conflitto in Ucraina occorrerebbe un cambio di passo: per il 54% gli Stati membri dell’Unione dovrebbero sviluppare una posizione politica comune tra loro, anche distinta dagli Stati Uniti se necessario a favorire la pace (il 21% ritiene invece che dovrebbero mantenere il più possibile una linea comune con gli Stati Uniti, il 25% non si esprime).

I passi da fare e il futuro

In generale, l’UE non entusiasma molti italiani, ma la maggioranza riconosce che l’Italia avrebbe meno importanza nel mondo se dovesse uscire dall’Unione Europea. L’UE potrebbe fare molti passi avanti per riconquistare il cuore degli italiani e diventare un’istituzione più amata. Per quanto concerne il futuro dell’Ue, prevale un certo scetticismo. Alla richiesta di immaginare l’Unione Europea tra dieci o vent’anni gli italiani si dividono sostanzialmente in tre blocchi: il 25% ritiene che l’UE sarà più forte e solida rispetto ad oggi, una percentuale identica pensa invece che si andrà nella direzione opposta (un’Unione più debole e divisa). Il restante 50% ritiene che non ci saranno grandi cambiamenti (21%) o non ha un’opinione a riguardo (29%).