La casa del futuro? Sarà green, indipendente, tecnologica e sicura 

Come sarà nei prossimi 10 anni la casa degli italiani? Secondo una ricerca condotta da BVA-Doxa per la III edizione dell’Osservatorio Change Lab Italia 2030, realizzato da Groupama Assicurazioni, sarà green, indipendente, tecnologica e sicura. Se durante la pandemia la casa era divenuta una ‘prigione’ oggi è percepita come un luogo polifunzionale dove condividere momenti felici con familiari e amici (73%) e in cui trascorrere il proprio tempo libero (38%). Ma rappresenta anche una garanzia per il futuro: un’eredità per i figli, un capitale utile in caso di necessità (46%), e un investimento sicuro (35%). Il crescente legame al mattone è confermato anche dai numeri: oggi chi possiede una casa di proprietà è il 79%, a cui si aggiunge un 15% che prevede di acquistarla in futuro.

Più terrazzi e più sostenibil
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Il 44% immagina la casa del futuro con un ampio spazio esterno (giardino, terrazza), ma anche indipendente (27%), con una grande zona living (26%) e una grande cucina (20%). Sulla sostenibilità della futura abitazione gli intervistati non hanno dubbi: per 6 su 10 dovrà essere ad alta efficienza energetica, come confermano i dati che attestano la propensione ad attuare interventi per rendere le abitazioni più ‘green’, attraverso lavori di isolamento termico/acustico (56%), ricorso a fonti rinnovabili per riscaldamento/illuminazione (56%), o l’adozione di dispositivi di domotica ed elettrodomestici a basso consumo (35%).

Sì all’orto, no alla vasca

I giovani di 18-34 anni sognano uno spazio verde per fare l’orto (39%) e il 13% degli italiani sarebbe propenso ad ammobiliare la propria abitazione con arredi ecosostenibili, o vorrebbe colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici sul piano strada (14%). Inoltre, per contenere i consumi idrici nei prossimi 10 anni sparirà la vasca da bagno (35%), soprattutto per i più giovani (42%). Inoltre, a scomparire potrebbe essere anche la libreria (13%), dal momento che in futuro si leggerà sempre più su supporti digitali. E anche se solo in minima percentuale (8%), gli italiani immaginano un futuro in cui la casa non avrà più un garage, perché spariranno le auto di proprietà, così come la cucina (6%), perché si mangerà sempre fuori.

Parola d’ordine: sicurezza 

Nei prossimi 10 anni gli italiani prevedono di acquistare in media 3,8 dispositivi digitali in più, a testimonianza della volontà di rendere le proprie case sempre più tecnologiche e connesse. Tuttavia, emerge una scarsa percezione dell’importanza della cybersecurity tra le mura domestiche: il 45% non conosce questa tipologia di rischio, e un 35% pensa di non doversi preoccupare di fronte a questo tipo di minacce. Eppure, gli italiani sono fortemente attenti alla sicurezza, soprattutto quando si parla di dispositivi ‘tradizionali’. Il 38% ha dotato le proprie abitazioni di luci di emergenza in caso di blackout, il 22% ha dispositivi antiscivolo nella doccia e per le scale, il 20% copri prese elettriche, il 18% ha installato rilevatori di fughe di gas, e il 13% in casa ha anche un estintore.