Perchè partecipare alle scelte aziendali aumenta il benessere dei lavoratori?

Quando in azienda si registra un livello di partecipazione dei lavoratori sopra la media cresce anche il loro livello di benessere. Lo attesta l’indagine realizzata da NeXt Economia e Corriere della Sera Buona Notizie in collaborazione con Fim-Cisl. Inoltre, le prime 22 aziende che hanno utilizzato lo strumento di indagine BESt Work Life, elaborato da NeXt Economia, il livello medio di partecipazione è risultato pari a 1,68 punti su 5, e il livello di benessere di lavoratori e lavoratrici pari a 3,78 punti. Se si considerano solo i lavoratori e le lavoratrici che hanno un livello di partecipazione superiore a 1,68 il livello medio del BES si attesta a 4,11, registrando una differenza significativa rispetto al livello medio di 3,55 del gruppo in cui il livello di partecipazione è inferiore.

L’indice del Benessere Equo e Sostenibile

Il sistema del BESt Work Life è l’indagine sul clima organizzativo delle singole aziende collegato con il framework di riferimento nazionale del BES (Benessere Equo e Sostenibile) dell’Istat. La sua applicazione permette di fotografare la situazione in azienda inserendo i dati raccolti da lavoratori e lavoratrici all’interno dei 12 domini BES, e incrociandoli con le aree di benessere organizzativo. Questo permette di pianificare azioni per miglioramento delle condizioni di lavoro delle persone e di riflesso anche le performance economiche e finanziarie dell’azienda.

Le aziende puntano su Sicurezza, Relazioni sociali e Ambiente

Dall’indagine emerge che i domini del BES dei lavoratori e delle lavoratrici con i punteggi più alti sono Sicurezza (4,51/5), Relazioni sociali (4,02/5) e Ambiente (4,01/5), evidenziando come in questi anni l’impegno delle aziende si sia consolidato non solo sui temi della sicurezza e dell’ambiente, ma anche sull’importanza di valorizzare le relazioni tra le persone. I punteggi più bassi, dove i lavoratori e le lavoratrici si sentono meno soddisfatti, sono Benessere economico (2,87/5), Ricerca, innovazione e creatività (2,93/5), Paesaggio e patrimonio culturale (3,14/5). Oltre alla retribuzione, percepita come non sufficientemente adeguata, sono gli aspetti culturali e creativi che ancora latitano all’interno delle imprese italiane.

Ancora poca partecipazione negli ambiti economici e finanziari

Gli ambiti in cui la partecipazione di lavoratori e lavoratrici in azienda è maggiore sono Organizzazione del lavoro (2,16/5), Pianificazione dell’area di appartenenza (1,95/5), Tutela della salute, sicurezza ed ergonomia (1,90/5) e Sostenibilità ambientale (1,87/5), evidenziando quanto sia importante riconoscere e valorizzare le capacità e le competenze dei singoli nel loro ambito di lavoro. Le voci che invece presentano i valori peggiori, riferisce Adnkronos, sono Azionariato dei lavoratori (1,06/5), Investimento (1,38/5) e Andamento economico-finanziario e documenti di bilancio (1,42/5), che rimangono argomenti affrontati da nuclei ristretti di dipendenti e collaboratori.