Le bevande analcoliche? In Italia ci sono 100 stabilimenti e 84mila addetti 

Un’industria con radici storiche e tradizione italiana, ma orientata verso l’innovazione. Resiliente e laboriosa, profondamente legata al territorio e ai suoi sapori e profumi, accompagna da sempre la vita degli italiani con prodotti che rappresentano il Made in Italy nel mondo, creando occupazione e indotto. Questa è la descrizione di un settore, quello delle bevande analcoliche in Italia, che emerge durante l’Assemblea annuale di Assobibe, l’Associazione di Confindustria che rappresenta il comparto nel paese, con il tema “Socialità, gusto e tradizione Made in Italy nel mondo: il valore delle bevande analcoliche”.
L’evento ha visto la presentazione della ricerca “Bevande analcoliche: immagine, valore, tradizione e significato” realizzata da Euromedia Research per Assobibe. 

5 miliardi di euro di valore

L’industria delle bevande analcoliche è presente in Italia con circa 100 stabilimenti, tra multinazionali radicate nel territorio e piccole e medie imprese, che impiegano complessivamente 84.000 persone e generano un valore di mercato di 5 miliardi di euro. Ogni euro di valore prodotto dalle imprese del settore genera 5,4 euro lungo la filiera e per ogni lavoratore impiegato nelle aziende di produzione si creano 14 posti di lavoro indiretti (3 a monte e 11 a valle). È un settore saldamente radicato nel territorio che esporta prodotti per un valore complessivo di 421 milioni di euro.

Vicini agli italiani nei momenti di relax e di festa

“Il nostro settore, come emerge dalla ricerca che stiamo presentando oggi, rappresenta una componente importante del tessuto produttivo e sociale del nostro paese”, dichiara Giangiacomo Pierini, Presidente di Assobibe. “Le nostre imprese portano lavoro e crescita al territorio e i nostri prodotti rappresentano la tradizione e il gusto Made in Italy nel mondo. Siamo sempre stati al fianco degli italiani nei momenti di festa, relax e vacanza; soddisfiamo la loro sete di spensieratezza e socialità e per questo dobbiamo essere in grado di guardare avanti, investire e continuare a offrire prodotti che incontrino i gusti dei consumatori, che permettano loro di ritrovare i propri ricordi e le proprie radici, ma in modo sempre nuovo”.

Sono un’espressione della tradizione tricolore

Secondo la ricerca di Euromedia Research per Assobibe, oltre il 78% degli italiani riconosce le bevande analcoliche come espressione della tradizione italiana e ritiene che contribuiscano a valorizzare il Made in Italy nel mondo. Quasi il 90% degli italiani ritiene importante la presenza delle imprese del settore sul territorio per lo sviluppo e l’occupazione che generano.
“Agli italiani piace stare insieme, sono un popolo conviviale ricco di tradizioni”, spiega Alessandra Ghisleri, Direttrice di Euromedia Research, presentando i dati della ricerca. “In questo contesto, le bevande analcoliche svolgono un ruolo fondamentale come trait d’union tra le persone e simboleggiano ricordi felici dei momenti più belli della vita. Sono un simbolo di festa per giovani e adulti. Dalle celebrazioni di compleanno alle estati con gli amici, dai pranzi alle cene in compagnia, le bevande analcoliche sono sempre presenti, in una forma o nell’altra”.

Cola e aranciata le preferite

La ricerca analizza anche i gusti degli italiani e il loro rapporto con le bevande analcoliche. Emerge che in Italia si consumano prevalentemente cola, aranciata, tonica, tè freddo, aperitivi analcolici, chinotti e bevande gassate. Per l’85% degli intervistati, le pause relax e i momenti di festa e convivialità hanno il sapore di una bevanda, anche se i consumi sono moderati: l’80% degli italiani beve 1-2 bicchieri solo occasionalmente. Oltre il 70% è soddisfatto dell’offerta di bevande “zero” (senza zucchero, caffeina, teina), che secondo il 64,4% degli intervistati, favoriscono un consumo più consapevole in termini di apporto calorico.