Ghosting e overworking, due cattive abitudini divenute normali

Secondo l’enciclopedia Treccani la cosiddetta normalità si dimostra in situazioni e comportamenti “non eccezionali, casuali o patologici”, oltre ovviamente ad aver a che fare con regolarità e consuetudine. Proprio su questo aspetto è nata una discussione su Redditi, il sito Internet di social news, sui cattivi comportamenti che ormai sono giudicati normali dalla società. Una discussione che ha raccolto oltre 22 mila risposte, e da cui emergono in particolare i fenomeni della pretesa reperibilità 24h dal datore di lavoro, il ghosting e l’overworking. Tutti e te considerati pessime abitudini, ma oramai considerati una consuetudine.

Lavorare sempre ed essere sempre reperibili

La risposta che ha raccolto il maggior numero di pareri favorevoli è dell’utente Guerrilla_Physicist, secondo il quale il comportamento malsano, ma oramai considerato normale per eccellenza, è quello dei datori di lavoro per i quali i dipendenti debbano essere costantemente raggiungibili anche al di fuori dell’orario di lavoro o durante i periodi di pausa. Ma che succede se ci si nega? L’atteggiamento di chi dice no alle frequenti richieste che arrivano fuori orario viene percepito come un difetto, un peccato che può costare la reputazione e magari anche il posto di lavoro, riferisce Agi. Una sorta di stigma da evitare a ogni costo: anche se il prezzo da pagare è proprio quello di essere operativi 24 ore su 24.

L’origine dell’overworking

La tecnologia non aiuta certo a staccare a fine giornata. Ma l’overworking ha anche altre cause. “L’eccesso di lavoro viene idealizzato nei film e dalla televisione”, scrive un utente su Reddit. “Far tardi in ufficio non significa fermarsi con i colleghi tra pizza, birra e lampi di genio”, quanto piuttosto “rimanere soli, sotto luci fluorescenti, sfiniti, stressati e sprecando l’occasione di trascorrere del tempo con i propri cari per un posto di lavoro che ti vede soltanto come un numero”. Mentre alcune aziende  sperimentano le settimane di lavoro corte altrove si continua a chiedere sempre di più ai dipendenti: “È ancora difficile far comprendere che bilanciare in maniera decorosa il lavoro e la vita privata è una soluzione più sostenibile a lungo termine” rispetto a spremere le energie dei propri dipendenti, è la riflessione di un altro utente.

Sparire all’improvviso

Dalla discussione su Reddit è emerso un altro atteggiamento apparentemente molto comune, il ghosting, cioè l’abitudine a sparire, troncare ogni comunicazione senza fornire spiegazioni. Accade nei rapporti personali, certo, ma anche nel caso dei colloqui di lavoro, quando, dopo una sfilza di selezioni e di incontri, cade il silenzio. Niente notizie, nessuna risposta. Spesso le candidature finiscono in un no comment. Un atteggiamento che però non riguarda soltanto le aziende. Proprio su Reddit un utente ha spiegato che l’azienda per la quale lavora ha subito lo stesso trattamento: “Abbiamo fatto i colloqui e assunto le persone, ma loro non si sono mai presentate”. La naturale evoluzione delle cose o una normale vendetta?